E’ l’inizio del 2005 quando un ragazzino umbro finisce sui media di mezzo mondo per un’iniziativa ingegnosa. Poco dopo il terribile tsunami che ha devastato diversi Paesi asiatici, ha l’idea di trasformare il suo sito di appassionati dei cartoon dei Simpson in una piattaforma per la ricerca di dispersi… dall’altra parte del mondo, incrociando gli elenchi di feriti negli ospedali con quelli di persone che cercano i propri parenti.
Un’idea che ha funzionato. E le parole chiave che l’hanno ispirata sono più che mai preziose oggi, nel dopo emergenza coronavirus: Solidarietà, Creatività, Tecnologia, Competenza. Unite alla Consapevolezza: di esser parte di una grande comunità, quella umana, che non conosce confini.
Oggi Valerio Natale, avvocato a Roma, intravede diverse opportunità nei cambiamenti che questa emergenza ha innescato. A patto dice, di non dimenticare troppo in fretta, di non tornare a pensare in piccolo.
Valerio Natale, umbro, dopo una laurea in Legge all’Università Roma Tre (con tesi su Open data e questioni di privacy, riconosciuta “di particolare valore”) ed esperienze al Parlamento Europeo a Bruxelles è oggi avvocato di uno studio legale internazionale a Roma.