Sono un imprenditore che vive a San Francisco dagli anni 70. Sebbene questo non sia un momento facile, ogni cambiamento offre delle grandissime opportunità al paese ed alle sue persone. Negli Stati Uniti, durante le ultime due settimane, abbiamo avuto una perdita di oltre 3 milioni di posti di lavoro, molti dei quali nel settore dell’ospitalità. Allo stesso tempo ci sono enormi aperture di nuovi posti di lavoro nel mondo Farmaceutico, Logistico, Medicale e del Cibo.
Un imprenditore vede sempre il bicchiere mezzo pieno e invece di piangere sul latte versato si focalizza sulle opportunità davanti a sé. Il mondo sta cambiando mentre buona parte dell’Europa sembra rimanere attaccata ad un tipo di vita che non esiste più. Questa potrebbe essere un’occasione per accelerare tale cambiamento e permettere all’Europa di diventare più competitiva. La realtà è che viviamo in una economia globale dove si compete con tutti i paesi. In questo mondo, la sopravvivenza di un paese è legato ad un offerta che sia imbattibile (come l’Italia nel campo della moda, del cibo, del turismo, etc.). Cercare di restare in industrie che attraverso gli anni hanno perso la propria competitività non può essere una strategia vincente. Sicuramente non è facile poichè la generazione dei boomers (persone nate nel ventennio del dopo guerra) farà di tutto per ostacolare il cambiamento per restare ancorati alle vecchie tradizioni con cui si sentono a loro agio. La mentalità sembra essere legata a “cosa è meglio per me oggi” invece di “cosa è meglio per il futuro dell’Italia”. D’altronde, le cose facili non portano al cambiamento ma, più sono difficili e più grande sarà la ricompensa per chi ci è riuscito.
L’altra cosa da non dimenticare è l’importanza di avere qualità o competenze particolari, che ci contraddistinguono. L’industria dell’alta tecnologia, che è sempre alla ricerca di competenze, non ha rallentato un attimo nella sua crescita, anche durante questa crisi, e vede il momento difficile che stiamo attraversando, come un’opportunità per strappare le persone migliori alle aziende più deboli.
Cosa mi ha insegnato l’America durante questi anni? Che nulla ci è dovuto se non un giorno di paga per un giorno di lavoro. Tradotto in pratica, le tue competenze e la richiesta del mercato per esse, è l’unica cosa che conta per il mantenimento ed il miglioramento delle tue condizioni economiche. Non chiedere cosa l’America può fare per te ma cosa tu puoi fare per l’America (J.F. Kennedy) • Tra le migliori competenze ed il peggior mercato per esse, il mercato vince. In pratica, adattatevi ai cambiamenti oppure non ce la farete.
Il lavoro di team e la sua riuscita è la chiave. (We can hang together or separately, ovvero, Possiamo vincere insieme o venire impiccati uno per uno).
Mi auguro che i giovani Italiani riescano a cambiare un paese che ne ha veramente bisogno, invece di rimandare il problema al futuro con un continuo indebolimento dell’Italia.
Gianluca Rattazzi, nato ad Ascoli Piceno e vissuto a Roma, imprenditore e startupper a Silicon Valley
Gianluca Rattazzi nell’archivio Italiani di Frontiera
#italianidopoilvirus #neusciremomigliori.